Laura Bettini – MATERIA CREATURA

13Apr(Apr 13)18:3004Mag(Mag 4)20:00Laura Bettini – MATERIA CREATURALaura Bettini – MATERIA CREATURA 13 Aprile – 4 Maggio 2025 Associazione Artemisia - Artemisia WOW

Dettagli Evento

L’Associazione Artemisia presenta, nell’ambito del programma WOW, la nuova mostra personale MATERIA CREATURA” di Laura Bettini.

13 Aprile – 4 Maggio 2025

inaugurerazione Domenica 13 Aprile alle ore 18.30

“It’s the artists who do the dreaming for society.”

“Sono gli artisti a sognare per la società.”

Meret Oppenheim

Presentazione di Federica Stevanin

Docente di Storia dell’arte contemporanea all’Università di Padova

Mostra dalla Casa delle donne all’Associazione Artemisia.

L’artista Laura Bettini presenta alcuni lavori storici del 1994 e dei recenti acrilici che segnano il suo ritorno all’arte e alla pittura dopo un lungo periodo professionale. Oltre ad aver ricoperto la presidenza della Casa delle Donne e ad essere la promotrice del progetto Artedonna, Laura ha lavorato in diversi altri ambiti: ricordo solo i numerosi laboratori di ricerca grafo-pittorica con bambini, adolescenti e adulti, e l’ideazione e realizzazione di laboratori di psicomotricità. Idealmente, ma anche materialmente, Laura allestisce una sorta di collegamento tra il suo passato e il suo presente: anche se le sue opere giovanili (soprattutto dipinti) sono purtroppo perdute, è possibile apprezzare in mostra una parte di ciò che, nel suo percorso di vita e artistico, ha dato linfa alla sua anima creativa e creatrice. Sto parlando di alcuni oggetti-scultura realizzati servendosi di plastica industriale di recupero che l’artista ha avuto modo di esporre, tra gli altri luoghi, a Padova, a Firenze e a Bologna. Si tratta di una produzione che nasce dal lavoro di Laura nel teatro e che l’ha vista creare, tra il 1972 e il 1998, sia in Italia che all’estero, numerose scenografie, maschere, marionette e oggetti di scena. A testimonianza di questa attività, sono esposte alcune Maschere e il Totem della guerra del 1994.

Questi lavori non solo mostrano l’abilità di Laura di saper lavorare con i materiali più diversi – anche quelli meno “nobili” – ma anche la sua capacità di far “fiorire”, ibridandoli, questi materiali di scarto che, plasmati dalle sue mani, si trasformano in elementi scenici, ma anche in complessi scultorei dalla forte carica simbolica oltre che ironica. Prendiamo ad esempio il Totem della guerra: se da un lato quest’opera dimostra un’affinità interessante con gli assemblaggi ludici dei bambini – che, per fortuna, si fanno la guerra solo per scherzo -, dall’altro essa guarda al teatro d’avanguardia (mi vengono in mente le marionette di Fortunato Depero per gli spettacoli futuristi). Il Totem della guerra racconta anche l’interesse di Laura per le forme simboliche. Come ci insegna l’antropologia, nelle culture antiche il totem è un elemento aggregante e religioso, è ponte con gli avi e con le divinità, ma anche un mezzo mediante il quale terra e cielo vengono messi in comunicazione. Il fatto che qui il totem sia dedicato alla guerra rende conto della natura spesso conflittuale delle relazioni umane (riconosciamo infatti nell’opera elementi di lotta e di violenza, come le due teste di lupo a fauci aperte, le pistole giocattolo e dei cannoni che mirano verso di noi); tuttavia, per come è realizzata, l’opera sposta la guerra sul piano ludico dello scontro tra forme e colori. Partendo da contenitori di plastica a uso industriale e domestico, in questa e in altre opere-sculture Laura stupisce per la sua abilità di dar un volto e un corpo a personaggi di pura immaginazione.

Presentando “le plastiche” di Laura Bettini alla Galleria Il Sigillo di Padova nel 1990, Giuseppe Mazzariol ha definito questa sua abilità con l’aggettivo di “esoterico”. Immaginiamo che, una volta indossate le Maschere di Laura permettano di agire in maniera creativa non solo sul palcoscenico di teatro, ma anche su quello della vita.

Venendo invece alla produzione più recente, non viene meno in Laura la voglia di trasformare il materiale. Mi riferisco alle due opere mobili intitolate Incendio e Viaggio nel tempo (2024) composte da quattro elementi (rettangolari o quadrati) che possono essere scambiati di posto. Da questa operazione di spostamento emergono nuove configurazioni del lavoro, nuove alchimie cromatiche e visive che permettono di sintonizzare l’opera sulle emozioni del fruitore, facendolo diventare, in questo caso, collaboratore se non co-autore dell’opera. Il desiderio di Laura di far sì che il suo lavoro instauri una connessione con chi lo guarda è esplicito nei titoli da lei scelti. Mi riferisco, ad esempio, a Connessioni (2024), opera che presenta l’inserimento a collage di foglie d’albero la cui disposizione ritmata sullo spazio della tela dà vita a un pattern che riecheggia quello dei tessuti e dei broccati. Un ritorno alle forme della natura che riemerge anche nell’opera figurativa dal titolo Nel roseto, il volo della libellula.

Ritornando alla connessione simbolica con il femminile, essa è presente anche in altri lavori di Laura Bettini: mi riferisco all’Omaggio alle antiche sorelle n. 1, 2, 3. In queste tre variazioni, l’artista rielabora delle immagini preistoriche (forse di divinità femminili) che presentano i tratti della fecondità e le combina a dei pittogrammi, a una sua personale elaborazione di un linguaggio antico che compare anche in altri lavori. Non essendoci però la chiave che decritta il codice, questi segni rimangono enigmatici, restituendo così a tali figure la libertà e il potere di autodeterminarsi. Infine, ma non per ultima, la serie delle Angele vendicatrici (2024). La prima di queste opere è stata creata da Laura durante i funerali di Giulia Cecchettin (il dipinto si intitola infatti Per Giulia), in un momento che ha toccato le coscienze e i cuori di tutta la nostra comunità. Queste figure si sintonizzano, ma stravolgono, le iconografie tradizionali relative agli angeli.

Le “angele” di Laura sono delle donne alate coi capelli biondi, come le Amazzoni hanno i seni scoperti e, a differenza degli angeli, hanno deposto le loro aureole per armarsi di spade (alcune suonano le trombe dell’Apocalisse, quasi a voler radunare altre sorelle). Le “angele” di Laura vagano minacciose e spiritate per l’etere scuro e astratto o percorrono città distrutte e disabitate, e la loro missione è quella di scuotere le nostre coscienze per farci dire il nostro personale “no” alla violenza e alla guerra che porta solo dolore e distruzione. No alla guerra! è proprio il titolo di un trittico di questa serie (presentato la scorsa estate alla mostra del collettivo Artedonna a Porta San Giovanni) memore delle lotte e dei conflitti che hanno segnato la storia recente. Le “angele” di Laura Bettini richiamano alla necessità di combattere le giuste battaglie e di collaborare fattivamente a riportare la pace nel mondo.

***

Laura Bettini è nata in una famiglia di storici dell’arte, il nonno materno produttore di colori per attività educative e artistiche, si è laureata a Padova nel 1971 in Filosofia della Storia e ha insegnato Storia e Filosofia per breve tempo nelle scuole superiori. Ha lavorato dal 1973 al 1995 nel teatro sperimentale e teatro per ragazzi, in veste di sceneggiatrice, regista, attrice e scenografa, tra la Francia e l’Italia. E’ formatrice in Psicomotricità relazionale e lavora come coordinatrice e docente nella Scuola Triennale di formazione Accamamam® – Psicomotricità relazionale di Padova che ha fondato nel 1980. Ha pubblicato, nel 2017, “Il linguaggio simbolico in psicomotricità relazionale” e scrive sulla rivista “La Psicomotricità nelle diverse età della vita” presso la Casa editrice Erickson di Trento. Dipinge e produce assemblaggi con materiali di recupero, ha esposto le sue opere in diverse città italiane. Ha fondato, nel 2020, la Casa delle donne di Padova, associazione di volontariato in sostegno alle donne e dei soggetti sociali fragili.

Data inaugurazione: Domenica 13 Aprile alle ore 18.30

Luogo: ASSOCIAZIONE ARTEMISIA Via S. Gregorio Barbarigo, 83

Date: 13.04 – 04.05. 2023

Orari: dal lunedì al venerdì: 10.00 – 12.00 / 16.30 – 18.30

sabato e domenica: 16.00 – 18.30

e su appuntamento

Altro

Orario

13/04/2025 18:30 - 04/05/2025 20:00(GMT+00:00)

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“La mia pittura…si potrebbe dire è il mio essere, talvolta è figurativa talvolta astratta; ogni giorno, ogni ora, ogni attimo …una sfumatura in più…è il mio essere. Ci sentiamo felici, allegri, tristi…immersi nel tempo, nelle stagioni, nella natura …nel nostro intimo; oggi è la spatola che domina….domani il pennello oggi la tela è liscia e morbida …domani è materica e sabbiosa. I colori riflettono la mia anima…il mio essere profondo” . Ha avuto la fortuna di incrociare il maestro Umberto Menin e con lui ha lavorato e soprattutto imparato a lavorare; come preparare le tele, come usare i colori, come creare la composizione e conoscere tanti piccoli segreti del mestiere di pittore e non ultimo come insegnare la pittura. Lureata in architettura allo IUAV di Venezia. Nel 2009 costituisce con Chiara Coltro e Daniela Pedrocco ”Artemisia” associazione culturale, della quale ora è il presidente . Insegna pittura ad allievi dai 7 agli 85 anni con grandi soddisfazioni… In loro legge gioia ,divertimento,passione, ma soprattutto l’essere riusciti a realizzare un “quadro”.

CORSI

Artista, arteterapeuta, libera professionista esperta in ceramica raku e cotture primitive. Si diploma nel 2007 presso il liceo artistico Modigliani di Padova, specializzandosi nella scuola della ceramica Urbinate nelle Marche con maestri nazionali e internazionali. Nel 2010 di diploma nella scuola internazionale T.A.M come tecnico di lavorazione dei metalli con la presidenza di Arnaldo Pomodoro, a Pietrarubbia Marche. Nel 2021 si diploma come arteterapeuta presso la scuola di arteterapia, La Cittadella, Assisi e iscritta all’associazione APIArT Associazione Professionale Italiana Arte Terapeuti. Da più di 10 anni collabora proponendo i suoi corsi con vari enti: associazioni culturali e a promozione sociale, università popolari, comuni, scuole dell’infanzia, scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado e a privati. Esperta in didattica della moda e sarta per donna diplomata nel 1993 come stilista di moda presso l’istituto professionale E. Usuelli Ruzza a Padova. Dal 2004 partecipa a mostre d’arte nazionali ed internazionali con le sue sculture di ceramica raku e cotture primitive presso gallerie e sale espositive. La passione per la materia è strettamente legata alla sua trasformazione in quanto metafora che rispecchia il cambiamento della persona nel suo cammino di crescita personale.

CORSI

Formazione Artistica:
Accademia di Belle Arti di Venezia.

 

Nell’insegnare, oltre all’acquisizione delle abilità tecniche necessarie, ritengo importante indicare come avvalersi della personale creatività per potersi esprimere al meglio.

CORSI

Nata nel 1976, vive e lavora a Padova. Diplomatasi in grafica, è pittrice e illustratrice dal 1996. Collabora con agenzie pubblicitarie, case editrici, gallerie d’arte. Si è specializzata in illustrazione nel biennio 2002-2004 con L. Wolsbruger e A.Lobato. Ha esposto in mostre nazionali e internazionali, in particolare partecipa al progetto Arthouse Tacheles di Berlino. Attualmente rappresentata da The Bank Contemporary Art e Eccellenti pittori.

CORSI

Maestra d’arte applicata e successivamente diploma con merito alla S.B.A di Londra. Collabora con musei e scuole,proponendo laboratori, incontrando ragazzi di ogni età per diffondere la pittura naturalistica e ancor prima l’educazione all’osservazione e il rispetto verso le meraviglie che ci circondano, stimolando curiosità e sapere.

CORSI

ANDREA COPPADORO

Andrea Coppadoro nasce a Padova il 5 Marzo del 1961.
Si diploma all’Istituto d’Arte Pietro Selvatico di Padova.
Si iscrive e frequenta la Facoltà di Architettura di Venezia I.U.A.V. ove si laurea nel 1988.
Parallelamente all’attività di Architetto ha continuato a coltivare la passione per la ricerca
artistica soprattutto nell’ambito della pittura, sperimentando le diverse tecniche pittoriche,
dall’acquerello, all’olio, all’acrilico, ecc.
Dal 2016 fa parte del direttivo dell’associazione Culturale Artemisia di Padova.
Tiene workshop per bambini e adulti.
Partecipa a mostre d’ arte collettive e personali e partecipa a concorsi di pittura.

Nel lavoro di Andrea Coppadoro tradurre la complessità della forma in un gesto pittorico è un fatto forse scontato, in realtà vuol dire cogliere il senso delle cose e saperle tradurre in immagini concrete. Si è di fronte a un lavoro complesso che discende dalla volontà di scarnificare la forma per ridurla all’essenza, nella sua semplice funzione espressiva acquisendo dal segno e dalla memoria la natura dello spirito analitico dell’oggetto. È in questo senso che le opere prendono il loro giusto posto, la loro giusta collocazione all’interno dell’esperienza pittorica fatta di spazio, colore e segni.
Non a caso nelle opere di Coppadoro c’è solo “qual cosa” di figurativo, tutto è ridotto al segno, alla realtà pittorica dell’astrattismo di Paul Klee (scomodando la storia dell’arte), alla sintassi tra forma e colore. Nell’opera pittorica di Andrea Coppadoro il disegno è definito da fratture e lacerazioni e può essere paragonato alla sintassi, la branca della linguistica utilizzata per analizzare gli svariati modi in cui le singole parole si legano a formare intere pittura che celebra la nota ma complessa vicenda del “senso compiuto, logico e coerente”, fatta di colore e materia dove i segni diventano gli elementi di congiunzione all’interno della
“frase pittorica”.

CORSI

Grafico e illustratore freelance, diplomato all’IT Valle per la grafica pubblicitaria. Ha frequentato la Scuola Internazionale di Comics nella sezione ‘illustrazione, interessandosi particolarmente al concept design e all’illustrazione per l’infanzia. Tiene workshop per adulti, bambini e ragazzi.

CORSI

Giovanni Pinosio

Giovanni Pinosio, nato a Mestre nel 1991, si è laureato in Scultura presso l’Accademia di Belle Arti di Venezia nel 2017, sotto la guida del professor Giuseppe La Bruna. Durante i suoi studi, si è specializzato nel disegno anatomico e ha successivamente applicato questa conoscenza tridimensionalmente alla scultura, utilizzando il filo di ferro. Questo materiale, che combina forza e delicatezza, collega per l’artista il disegno e la scultura, dando forma a corpi e oggetti che interagiscono con lo spazio circostante. La sua tecnica con il filo di ferro evoca riflessione, attesa, silenzio, relazione, intreccio e soprattutto una musicalità nella linea lavorata in modo armonioso e continuo.

Le opere di Pinosio hanno ottenuto riconoscimenti da galleristi, curatori e critici d’arte, ed sono state esposte in mostre collettive e personali dal 2014. Ha vinto i premi Project Art Lab nel 2016 e Timeraiser Italia nel 2019 grazie al suo lavoro. Oltre alla sua ricerca artistica, Pinosio crea oggetti d’arredo su misura, come decorazioni, lampadari e soprammobili, per committenti privati e pubblici, spesso in collaborazione con il designer Andrea Vianello.

Dal 2016, organizza workshop e lezioni di scultura in filo di ferro per associazioni e spazi culturali nel suo territorio, con l’obiettivo di diffondere questa pratica artistica.

Attualmente, vive e lavora a Mira, in provincia di Venezia.

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Marta Polato

Marta Polato

Marta Polato è nata in un paese della provincia di Padova ed è sempre stata affascinata dalle arti. Ha iniziato i suoi studi artistici presso il Liceo Artistico “A. Modigliani” di Padova, focalizzandosi sulla “Progettazione figurativa”. Nel 2013 ha avuto il suo primo contatto con le discipline incisorie e il mondo della stampa d’arte presso “La Corte della Miniera” di Urbino, un’esperienza che l’ha spinta a iscriversi all’Accademia di Belle Arti di Venezia, nella Scuola di Grafica d’Arte con il professor Andrea Serafini. Qui ha esplorato varie discipline grafiche e di stampa, tra cui calcografia, xilografia, serigrafia e litografia, e ha approfondito gli studi di storia dell’arte, disegno, illustrazione e anatomia. All’interno dell’ambiente accademico, ha avuto anche la possibilità di collaborare con altri artisti in progetti esterni. Ha conseguito il Diploma Accademico di I livello nell’anno accademico 2017-2018, per poi iscriversi alla specializzazione nella stessa disciplina. Nel 2019-2020 ha completato il suo percorso all’interno dell’Accademia ottenendo il Diploma di II livello. Oltre alle tecniche incisorie e di stampa, si è dedicata all’autodidattica nella pittura e nella fotografia analogica.

La sua poetica artistica si ispira fortemente ai simboli, con un interesse particolare per la mitologia e l’arte esoterica. Nel suo lavoro, si percepisce un legame profondo con le immagini e le suggestioni della natura.

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Celeste Correale Santacroce

Celeste Correale Santacroce
Seguendo un percorso di studi che parte dalle arti visive tradizionali e prosegue
per il cinema, la videoarte e la multimedialità, Celeste Correale Santacroce si
muove tra Padova, città in cui nasce nel 1999, e Milano, dove si laurea nel 2021
alla Civica Luchino Visconti.
Si interessa particolarmente alla sperimentazione visiva legata al rapporto tra
materiali e oggetti fisici e forme digitali, porta avanti la passione per libri e
collage in parallelo a esperienze lavorative legate a grafica, montaggio,
animazione digitale e progettazione multimediale, collaborando con gli studi
milanesi The Blink Fish e Terminus Digital Art e con lo studio bassanese
Quicksloth Studio.

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Silvana Gaspari

Contatta l'insegnante

Silvana Gaspari vive e lavora a Padova, dove si è laureata in Lettere con una tesi sul tema della
metamorfosi nel teatro di Alberto Savinio.
Si diploma quindi all’Accademia Veneta del Teatro e dello Spettacolo diretta da Costantino De Luca.
Si laurea in grafica d’arte all’Accademia di Belle Arti di Venezia, con la tesi e il libro d’artista
Catalisi di un pensiero entro un corpo cartaceo, premiato alla Biennale del Libro d’Artista di
Padova nel 2022.
Espone in mostre collettive e personali.

Esploratrice indiscreta della parola e della materia, Gaspari lavora con materiali di risulta che affida
ai tempi lunghi delle forze trasmutatrici naturali, ne indaga i processi metamorfici di dissoluzione,
putrefazione e decadimento, e restituisce loro gentilezza e dignità attraverso l’arte, ottenendo quella
che l’artista definisce “sublimazione dello scarto”.

CORSI

Sono nato a Katzhuette, in Germania. Ho iniziato i miei studi presso l’Accademia di Belle Arti e Design di Halle, Burg Giebichenstein, concentrandomi sull’Industrial Design. Successivamente mi sono dedicato alla Grafica e alla Pittura, completando il mio percorso accademico con un diploma. Nel corso della mia carriera artistica, ho ricevuto il Premio d’Arte Gifhorn nel 1991 e ho avuto l’opportunità di studiare pittura all’Accademia di Belle Arti di Venezia tra il 1991 e il 1993. Oltre a dedicarmi alla mia pratica artistica, ho anche insegnato presso diverse istituzioni, tra cui la Scuola Internazionale di Grafica di Venezia, le Scuole d’Arte a Berlino e Halle, la Thueringische Sommerakademie, le Scuole d’Arte a Monaco di Baviera e Potsdam. Ho avuto il privilegio di essere ospite e docente presso l’Accademia di Belle Arti di Reggio Calabria nel 1998, l’Università di Osnabrueck dal 2007, il Centro Internazionale della Grafica di Venezia dal 2009 e l’Associazione Culturale Artemisia di Padova e l’Associazione Internazionale Incisori di Roma dal 2014. Nel 2006 ho fondato l’Associazione culturale Xearte a Padova. Nel 2015, ho avuto l’onore di essere ospite come docente presso l’Università di Kaposvar in Ungheria.

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Franca Vaccaro

Vaccaro Franca è un’educatrice qualificata e arte terapeuta con 15 anni di esperienza presso un centro diurno per persone diversamente abili. Il suo obiettivo è incoraggiare la creatività e l’esplorazione attraverso laboratori occupazionali che coinvolgono l’uso dell’argilla, del mosaico, della pittura e del bricolage. Ha completato corsi di formazione in consulenza familiare e training autogeno di base. Ha successivamente conseguito una laurea triennale in arteterapia presso la Cittadella di Assisi e si è iscritta all’A.P.I.Ar.T., un’associazione professionale che emette attestati di qualità e competenze riconosciuti dal Ministero dello Sviluppo Economico. Vaccaro Franca organizza laboratori di arteterapia per persone con disabilità, minori, caregiver di persone con demenza, individui affetti da trauma cranico e anziani, progettando temi specifici in base alle richieste e alle necessità dei partecipanti singoli o di gruppo.

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Nahid Khaleghpour nasce in Iran. Il suo percorso artistico inizia negli anni dell’adolescenza, in seno alla famiglia, dove tutti, a cominciare dal padre, coltivavano l’hobby della pittura. Nahid è stata quindi allieva di Anibal Alkhas, un pittore molto noto in Iran. Dopo un’esperienza come insegnante, si è iscritta all’Accademia di Belle Arti, dove ha imparato ad esprimersi con le arti figurative e drammatiche.
Artista e insegnate di arte visiva è un’insegnate-artista che, oltre ad esprimere la sua arte con una suggestiva produzione di acquarelli, si dedica quotidianamente di allievi di ogni età.

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