Scuola di pittura
Lunedì 10-12.30
Giovedì 10-12.30
Martedì 18.30 – 21.00
• Disegno
• Figura
• Colorazione
Lunedì 10-12.30
Giovedì 10-12.30
Martedì 18.30 – 21.00
Martedì 10.00-12.30
Venerdì 9.30-12.00
dal 23 settembre2022
Sabato 9.30-16.30
sabato dalle 10 alle 12.30
Domenica 9:30 – 11:30
mercoledì dalle 10 alle 12.30
venerdì dalle 14.30 alle 17.00
Lunedì 19.00-21.00
Martedì 19.30-21.30
Inizio corso 10 ottobre 2023
Mercoledì 19.00-21.30
dal 25 settembre 2024
venerdì dalle 17.30 alle 20.00
giovedì ore 18.30-21.00
giovedì dalle 18.30 alle 21.00
Lunedì 10-12.30
Giovedì 10-12.30
Martedì 18.30 – 21.00
17 febbraio 2024
dalle 10 alle 13
Venerdì 19.00-20.30
Lunedì ore 19.00-21.00
dal 23 settembre 2024
sabato da definire
dalle 10.00 alle 13.30
COME CREARE E COLORARE IL TUO MANDALA PERSONALE
Mandala! Ti piacerebbe imparare a realizzarli ma non sai da dove cominciare? A seguito di alcune richieste ho deciso di mettere a disposizione la mia esperienza per condurre un workshop interamente dedicato alla creazione di un mandala geometrico che potrai realizzare in autonomia e colorare a tuo piacimento accompagnato in tutto il processo dalla mia guida esperta.
Ti insegnerò a realizzare la struttura lasciando libero spazio alla creatività attraverso un viaggio interiore che ti permetterà di entrare in contatto con la tua vera essenza, la tua unicità.
domenica 8 dicembre dalle 9.30 alle 13
17 febbraio 2024
dalle 10 alle 13
Domenica 9:30 – 11:30
Il laboratorio è organizzato in 3 incontri di 4-3 ore, dove attraverso giochi ed esercizi derivantidall’improvvisazione teatrale e dal teatro fisico (Lecoq) si andrà a
Delicatezza a punta fine Workshop di calligrafia formale con Barbara Menoncello In questi tre incontri insieme, partiremo per un viaggio delicato e raffinato alla scoperta
Sessione di Sketching di Nudo con Modella!
Esplorate il vostro lato artistico in una sessione di sketching di nudo unica, arricchita dalla presenza ispiratrice della modella Maddalena Giaretta. Un pomeriggio informale di puro allenamento artistico vi aspetta nella suggestiva Sala Polivalente “Ex Dazio”, situata in Riviera Paleocapa, 98.
07 Aprile 2024 Ora: 16.30 – 18.30
1-2 febbraio 2025 dalle 10 alle 18
una ricerca sulla composizione astratta nella pittura, nel collage, nelle tecniche miste e nel disegno
domenica 29 gennaio 2023
dalle 10.00 alle 14.00
Sabato 5 novembre 2022 ore 16.30-19.00
Domenica 6 novembre 2022 ore 9.30-12.30
Per partecipare alle attività dell’associazione è necessario essere soci, la tessera associativa ha validità un anno ed il contributo associativo annuale è € 35.
Puoi venire a trovarci presso la nostra sede in via Barbarigo, 83 nei seguenti giorni ed orari:
LUNEDÍ dalle ore 16.30 alle 18.30
MARTEDÍ dalle ore 10.00 alle 12.00
Giovedì 10.00-12.00 16.30-18.30
30 Giugno – 30 Luglio 2023 Associazione Artemisia – Artemisia WOW GEOMETRIE CONTEMPORANEE inaugurerà Venerdì 30 Giugno alle ore
30 Giugno – 30 Luglio 2023
Associazione Artemisia – Artemisia WOW
GEOMETRIE CONTEMPORANEE inaugurerà Venerdì 30 Giugno alle ore 18.30
“Un pensiero particolare non è lo stesso di un pensiero concentrato e creativo, che in realtà è una sensazione di calma interiore. Il primo produce un’arte descrittiva e morfo-plastica, il secondo una manifestazione puramente plastica. È una questione di universale contro l’individuo.” – Piet Mondrian
MARCO ZANELLA. LA MISURA CHE SVELA L’INTUIZIONE
Sono innumerevoli le declinazioni della creatività ed altrettanti sono i linguaggi che la interpretano, anche se spesso un’idea dominante e dominata dalla consuetudine vorrebbe privare tali linguaggi di razionalità, vestendoli prevalentemente di suggestiva ispirazione. Marco Zanella non si sottrae alla magia dell’intuito, ricercandola nel silenzio della solitudine e nella dimenticanza, ma quando questa si fa più intensa lui la coglie, la contiene e la controlla, come fa un compositore che racchiude la sua musica, dirompente e libera, in piccole note incise sul rigo.
Geometrie essenziali organizzano il pensiero creatore di Zanella e forgiano una materia possente, “imprigionata” da linee e strutture che ne definiscono configurazione e significato, concretizzando e materializzando lo spazio ed il segno. Una nuova semantica di forme e colori viene impressa, cesellata e graffiata su tela, tavola, cartongesso e plexiglass, superfici difformi che provengono dalla tradizione dell’arte ed anche dalle fondamenta dell’architettura, parte essenziale dell’essere dell’autore.
Marco Zanella è infatti un costruttore e costruisce la sua creatività unendo elementi esistenti con nuove connessioni e insolite combinazioni, “derubando” il cantiere e arricchendo l’atelier dove la progettazione architettonica diviene un tutt’uno con l’espressione artistica. Sabbia, acciaio, cartongesso, guaine e blocchi in fibra di legno sono solo alcuni dei materiali utilizzati con abilità dall’artista, guidato dall’esperienza della professione e dall’estro di intime intuizioni. I suoi gesti sono intensi, rigorosi e solidi come le opere che realizza, nelle quali tuttavia la compattezza dell’immagine viene infranta dalla materia che sfugge dai margini della forma: il ritmo costante, originato dal succedersi regolato di pattern sistematicamente riproposti su piani nudi e imparziali, viene rotto da sbavature di colore, colate di sabbia, superfici spezzate. E come se il materiale distruggesse la struttura, nell’impulsiva ricerca di una libertà nata in uno spazio costruito da segmenti e parabole e subitaneamente in fuga verso una fenditura che va ad incrinare un equilibrio stabile, per crearne istantaneamente uno nuovo.
Il concetto di arte come costruzione a cui aderisce Marco Zanella è certo retaggio del Costruttivismo russo dal quale l’artista ricava stimoli e suggestioni. Egli crea opere che divengono esse stesse oggetto, costruzione nello spazio, rappresentative, al limite, del proprio processo di formazione, per giungere infine all’annullamento della distinzione tra forma e struttura dei materiali, e tra forma e funzione. Quello di Zanella è un linguaggio armonico fatto di logica e sentimento dove la prima interpreta l’ordine, puntuale e organizzato, mentre il secondo esprimere il caos, deterministico e strutturato, all’altro complementare. Ordine e disordine vanno così
a costruire un’opera fatta di fondamenta e ornamento, in cui materia e idea concorrono alla ricerca della forma attraverso la sua scomposizione. Rette, piani e spazi vettoriali incisi da dadi di lucido acciaio sono parte
integrante del vocabolario stilistico dell’artista che dà forma al progetto con la materia fatta di sabbia e alluminio e con la libertà del gesto, inalterabile e immaginario al tempo stesso. Arricchisce intensamente il lessico dell’artista, nutrito di formule e simboli celati dal colore, il tempo – illimitato ed eterno – scandito da metalliche lancette che, inflessibili nel loro procedere, solcano la scabra materia, intersecandosi dinamicamente con essa. L’artista elabora chimerici ingranaggi in cui quadranti senza confini vengono spezzati dalla tenacia dell’acciaio.
Ancora una volta Zanella ripropone il dualismo tra finito e infinito, misurabile e incommensurabile, materiale e astratto. E astratto lo è anche il suono che, in organica eufonia con il tempo, scandisce l’epoca indeterminata nel quale l’artista conduce l’osservatore attraverso la sua opera. La musica, scolpita e dipinta, produce significati e sensazioni che sembrano celare estatici significati, in una danza invisibile dove le leggi della geometria divengono poetici versi dell’immagine. Un algoritmo fatto di tempo espanso e contratto, armonie e dissonanze, colore e sostanza.
Marco Zanella è un costruttore e costruisce la sua arte con il rigore della misura e l’incalzante desiderio di trascenderla.
Elisa Plesnicar
***
Le mie geometrie
Spesso quando la gente guarda i miei quadri mi chiede che cosa voglio rappresentare o quale significato voglio dare alle mie opere.
Io sono un ingegnere, e generalmente l’ingegnere viene visto come una persona inquadrata, schematica, logica, precisa. Pur non riconoscendomi totalmente in queste definizioni, credo che la parte razionale e matematica del mio essere ingegnere cerchi un dialogo e una convivenza, con l’altra parte di me più creativa ed istintiva. Quando creo un quadro, il mio intento è quello di dare delle forme alle mie emozioni e alla mia fantasia, cercando di comporle all’interno di uno spazio con quei riferimenti precisi che provengono dalla geometria. Ma la fantasia si sa, non ha regole, ma soprattutto non accetta vincoli e limitazioni, e le mie geometrie vengono spezzate, vengono rese incomplete, il contorno dei miei quadri è spesso irregolare, come una rottura dei propri confini e le forme vengono proiettate fuori dai limiti del quadro.
E’ la mia parte creativa e istintiva che vuole valicare razionalità e logica, nella ricerca di maggiore libertà e spazio di espressione.
Volutamente i miei quadri non hanno cornici, proprio per non ostacolare lo sguardo di chi guarda l’opera e cerca di seguire quelle linee compositive, nel tentativo di completare le geometrie. I miei sono quadri materici, costruiti con elementi e materiali che trovo nel mio lavoro, quali barre in acciaio, sassi, sabbia, guaine, cartongesso, mi piace dare spessore all’opera, poterla toccare e sentire la sua tridimensionalità e le sensazioni che danno al tatto i diversi materiali.
M.Z.
Altro
30/06/2023 18:30 - 30/07/2023 20:00(GMT+01:00)
Sito web
nicolettafurlan.com
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Nicoletta Furlan
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nicolettafurlan
Contatta l'insegnante
giovedì ore 18.30-21.00
17 febbraio 2024
dalle 10 alle 13
giovedì dalle 18.30 alle 21.00
venerdì dalle 17.30 alle 20.00
Sito web
liberitalenti.it
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Zago Paola
Contatta l'insegnante
Sabato 9.30-16.30
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claudiavanni.it
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Claudia Vanni
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claudia.vanni_art
Contatta l'insegnante
Formazione Artistica:
Accademia di Belle Arti di Venezia.
Nell’insegnare, oltre all’acquisizione delle abilità tecniche necessarie, ritengo importante indicare come avvalersi della personale creatività per potersi esprimere al meglio.
Martedì 10.00-12.30
Lunedì 19.00-21.00
Giovedì 16.30-18.00
dal 21 settembre 2023
Venerdì 19.00-20.30
Venerdì 9.30-12.00
dal 23 settembre2022
Mercoledì 19.00-21.30
dal 25 settembre 2024
Andrea Coppadoro nasce a Padova il 5 Marzo del 1961.
Si diploma all’Istituto d’Arte Pietro Selvatico di Padova.
Si iscrive e frequenta la Facoltà di Architettura di Venezia I.U.A.V. ove si laurea nel 1988.
Parallelamente all’attività di Architetto ha continuato a coltivare la passione per la ricerca
artistica soprattutto nell’ambito della pittura, sperimentando le diverse tecniche pittoriche,
dall’acquerello, all’olio, all’acrilico, ecc.
Dal 2016 fa parte del direttivo dell’associazione Culturale Artemisia di Padova.
Tiene workshop per bambini e adulti.
Partecipa a mostre d’ arte collettive e personali e partecipa a concorsi di pittura.
Nel lavoro di Andrea Coppadoro tradurre la complessità della forma in un gesto pittorico è un fatto forse scontato, in realtà vuol dire cogliere il senso delle cose e saperle tradurre in immagini concrete. Si è di fronte a un lavoro complesso che discende dalla volontà di scarnificare la forma per ridurla all’essenza, nella sua semplice funzione espressiva acquisendo dal segno e dalla memoria la natura dello spirito analitico dell’oggetto. È in questo senso che le opere prendono il loro giusto posto, la loro giusta collocazione all’interno dell’esperienza pittorica fatta di spazio, colore e segni.
Non a caso nelle opere di Coppadoro c’è solo “qual cosa” di figurativo, tutto è ridotto al segno, alla realtà pittorica dell’astrattismo di Paul Klee (scomodando la storia dell’arte), alla sintassi tra forma e colore. Nell’opera pittorica di Andrea Coppadoro il disegno è definito da fratture e lacerazioni e può essere paragonato alla sintassi, la branca della linguistica utilizzata per analizzare gli svariati modi in cui le singole parole si legano a formare intere pittura che celebra la nota ma complessa vicenda del “senso compiuto, logico e coerente”, fatta di colore e materia dove i segni diventano gli elementi di congiunzione all’interno della
“frase pittorica”.
Martedì 19.30-21.30
Inizio corso 10 ottobre 2023
Lunedì 16.30-18.30
Mercoledì 16.30-18.30
Giovanni Pinosio, nato a Mestre nel 1991, si è laureato in Scultura presso l’Accademia di Belle Arti di Venezia nel 2017, sotto la guida del professor Giuseppe La Bruna. Durante i suoi studi, si è specializzato nel disegno anatomico e ha successivamente applicato questa conoscenza tridimensionalmente alla scultura, utilizzando il filo di ferro. Questo materiale, che combina forza e delicatezza, collega per l’artista il disegno e la scultura, dando forma a corpi e oggetti che interagiscono con lo spazio circostante. La sua tecnica con il filo di ferro evoca riflessione, attesa, silenzio, relazione, intreccio e soprattutto una musicalità nella linea lavorata in modo armonioso e continuo.
Le opere di Pinosio hanno ottenuto riconoscimenti da galleristi, curatori e critici d’arte, ed sono state esposte in mostre collettive e personali dal 2014. Ha vinto i premi Project Art Lab nel 2016 e Timeraiser Italia nel 2019 grazie al suo lavoro. Oltre alla sua ricerca artistica, Pinosio crea oggetti d’arredo su misura, come decorazioni, lampadari e soprammobili, per committenti privati e pubblici, spesso in collaborazione con il designer Andrea Vianello.
Dal 2016, organizza workshop e lezioni di scultura in filo di ferro per associazioni e spazi culturali nel suo territorio, con l’obiettivo di diffondere questa pratica artistica.
Attualmente, vive e lavora a Mira, in provincia di Venezia.
Marta Polato è nata in un paese della provincia di Padova ed è sempre stata affascinata dalle arti. Ha iniziato i suoi studi artistici presso il Liceo Artistico “A. Modigliani” di Padova, focalizzandosi sulla “Progettazione figurativa”. Nel 2013 ha avuto il suo primo contatto con le discipline incisorie e il mondo della stampa d’arte presso “La Corte della Miniera” di Urbino, un’esperienza che l’ha spinta a iscriversi all’Accademia di Belle Arti di Venezia, nella Scuola di Grafica d’Arte con il professor Andrea Serafini. Qui ha esplorato varie discipline grafiche e di stampa, tra cui calcografia, xilografia, serigrafia e litografia, e ha approfondito gli studi di storia dell’arte, disegno, illustrazione e anatomia. All’interno dell’ambiente accademico, ha avuto anche la possibilità di collaborare con altri artisti in progetti esterni. Ha conseguito il Diploma Accademico di I livello nell’anno accademico 2017-2018, per poi iscriversi alla specializzazione nella stessa disciplina. Nel 2019-2020 ha completato il suo percorso all’interno dell’Accademia ottenendo il Diploma di II livello. Oltre alle tecniche incisorie e di stampa, si è dedicata all’autodidattica nella pittura e nella fotografia analogica.
La sua poetica artistica si ispira fortemente ai simboli, con un interesse particolare per la mitologia e l’arte esoterica. Nel suo lavoro, si percepisce un legame profondo con le immagini e le suggestioni della natura.
da definire
Celeste Correale Santacroce
Seguendo un percorso di studi che parte dalle arti visive tradizionali e prosegue
per il cinema, la videoarte e la multimedialità, Celeste Correale Santacroce si
muove tra Padova, città in cui nasce nel 1999, e Milano, dove si laurea nel 2021
alla Civica Luchino Visconti.
Si interessa particolarmente alla sperimentazione visiva legata al rapporto tra
materiali e oggetti fisici e forme digitali, porta avanti la passione per libri e
collage in parallelo a esperienze lavorative legate a grafica, montaggio,
animazione digitale e progettazione multimediale, collaborando con gli studi
milanesi The Blink Fish e Terminus Digital Art e con lo studio bassanese
Quicksloth Studio.
Contatta l'insegnante
Silvana Gaspari vive e lavora a Padova, dove si è laureata in Lettere con una tesi sul tema della
metamorfosi nel teatro di Alberto Savinio.
Si diploma quindi all’Accademia Veneta del Teatro e dello Spettacolo diretta da Costantino De Luca.
Si laurea in grafica d’arte all’Accademia di Belle Arti di Venezia, con la tesi e il libro d’artista
Catalisi di un pensiero entro un corpo cartaceo, premiato alla Biennale del Libro d’Artista di
Padova nel 2022.
Espone in mostre collettive e personali.
Esploratrice indiscreta della parola e della materia, Gaspari lavora con materiali di risulta che affida
ai tempi lunghi delle forze trasmutatrici naturali, ne indaga i processi metamorfici di dissoluzione,
putrefazione e decadimento, e restituisce loro gentilezza e dignità attraverso l’arte, ottenendo quella
che l’artista definisce “sublimazione dello scarto”.
Sabato 5 novembre 2022 ore 16.30-19.00
Domenica 6 novembre 2022 ore 9.30-12.30
Sono nato a Katzhuette, in Germania. Ho iniziato i miei studi presso l’Accademia di Belle Arti e Design di Halle, Burg Giebichenstein, concentrandomi sull’Industrial Design. Successivamente mi sono dedicato alla Grafica e alla Pittura, completando il mio percorso accademico con un diploma. Nel corso della mia carriera artistica, ho ricevuto il Premio d’Arte Gifhorn nel 1991 e ho avuto l’opportunità di studiare pittura all’Accademia di Belle Arti di Venezia tra il 1991 e il 1993. Oltre a dedicarmi alla mia pratica artistica, ho anche insegnato presso diverse istituzioni, tra cui la Scuola Internazionale di Grafica di Venezia, le Scuole d’Arte a Berlino e Halle, la Thueringische Sommerakademie, le Scuole d’Arte a Monaco di Baviera e Potsdam. Ho avuto il privilegio di essere ospite e docente presso l’Accademia di Belle Arti di Reggio Calabria nel 1998, l’Università di Osnabrueck dal 2007, il Centro Internazionale della Grafica di Venezia dal 2009 e l’Associazione Culturale Artemisia di Padova e l’Associazione Internazionale Incisori di Roma dal 2014. Nel 2006 ho fondato l’Associazione culturale Xearte a Padova. Nel 2015, ho avuto l’onore di essere ospite come docente presso l’Università di Kaposvar in Ungheria.
sabato 10 dicembre ore 9-18,
domenica 11 dicembre ore 9-16
Vaccaro Franca è un’educatrice qualificata e arte terapeuta con 15 anni di esperienza presso un centro diurno per persone diversamente abili. Il suo obiettivo è incoraggiare la creatività e l’esplorazione attraverso laboratori occupazionali che coinvolgono l’uso dell’argilla, del mosaico, della pittura e del bricolage. Ha completato corsi di formazione in consulenza familiare e training autogeno di base. Ha successivamente conseguito una laurea triennale in arteterapia presso la Cittadella di Assisi e si è iscritta all’A.P.I.Ar.T., un’associazione professionale che emette attestati di qualità e competenze riconosciuti dal Ministero dello Sviluppo Economico. Vaccaro Franca organizza laboratori di arteterapia per persone con disabilità, minori, caregiver di persone con demenza, individui affetti da trauma cranico e anziani, progettando temi specifici in base alle richieste e alle necessità dei partecipanti singoli o di gruppo.
Domenica 9:30 – 11:30
Nahid Khaleghpour nasce in Iran. Il suo percorso artistico inizia negli anni dell’adolescenza, in seno alla famiglia, dove tutti, a cominciare dal padre, coltivavano l’hobby della pittura. Nahid è stata quindi allieva di Anibal Alkhas, un pittore molto noto in Iran. Dopo un’esperienza come insegnante, si è iscritta all’Accademia di Belle Arti, dove ha imparato ad esprimersi con le arti figurative e drammatiche.
Artista e insegnate di arte visiva è un’insegnate-artista che, oltre ad esprimere la sua arte con una suggestiva produzione di acquarelli, si dedica quotidianamente di allievi di ogni età.