
“La mia pittura…si potrebbe dire è il mio essere, talvolta è figurativa talvolta astratta; ogni giorno, ogni ora, ogni attimo …una sfumatura in più…è il mio essere. Ci sentiamo felici, allegri, tristi…immersi nel tempo, nelle stagioni, nella natura …nel nostro intimo; oggi è la spatola che domina….domani il pennello oggi la tela è liscia e morbida …domani è materica e sabbiosa. I colori riflettono la mia anima…il mio essere profondo”
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Ha avuto la fortuna di incrociare il maestro Umberto Menin e con lui ha lavorato e soprattutto imparato a lavorare; come preparare le tele, come usare i colori, come creare la composizione e conoscere tanti piccoli segreti del mestiere di pittore e non ultimo come insegnare la pittura.
Lureata in architettura allo IUAV di Venezia.
Nel 2009 costituisce con Chiara Coltro e Daniela Pedrocco ”Artemisia” associazione culturale, della quale ora è il presidente .
Ha esposto in numerose mostre personali e collettive in Italia e all’estero, Barcellona e New York.
Insegna pittura ad allievi dai 7 agli 85 anni con grandi soddisfazioni… In loro legge gioia ,divertimento, passione, ma soprattutto l’essere riusciti a realizzare un “quadro”.
Scritto da Nicoletta Furlan:
“Quando dipingo un quadro astratto non so in anticipo a cosa assomiglierà, né so mentre sto dipingendo verso cosa mi sto dirigendo, o cosa fare per arrivarci. Dipingere è dunque procedere passo passo a tentativi senza paura di sbagliare, non esiste un errore. Le “regole” le ho metabolizzate negli anni di lavoro. Dipingo nella speranza di arrivare ad un risultato piacevole e significativo. Il momento del risultato può arrivare dopo pochi giorni di lavoro o anche dopo un anno.
Ci sono momenti per il colore, per il gesto, per la meditazione.
Certo è che per me il grigio è un colore importante, il colore ideale dell’indifferenza, dell’indecisione, del silenzio, dell’attimo sospeso, in altre parole, di quegli stati d’animo e situazioni che ci colpiscono e per i quali vorremmo trovare un’espressione visiva.
Il grigio non manca mai nelle mie opere. Sta a calmare un’eccesso di energia, o ad armonizzare un segno troppo incisivo, a spegnere i condizionamenti e aprire il cuore.
Il blu in tutte le sue sfumature o variazioni è nelle mie opere. Il blu mi rappresenta una componente di mistero e di ambiguità, ma anche di fantasticheria.
Il blu mi ricorda la profondità del mare, il suo silenzio quando mi immergo, il suo rumore quando risalgo.”
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